Verso il “Far West della ricerca” sui cadaveri degli italiani

30 Aprile 2019 Lucia Scozzoli 1

Se il tabù della manipolazione del corpo di un uomo defunto fosse eticamente assoluto, i cristiani non avrebbero mai permesso gli studî anatomici. Le dissezioni sono state sempre fatte su “uomini invisibili”, poveracci senza legami: nessuno ha mai pensato che “andasse bene”, ma erano incoerenze circoscritte e non elevate a teorema. Lunedì 29, invece, a cavallo tra i due ponti, il Senato italiano ha aperto una nuova incredibile prateria al postumanesimo.

Suprematisti si diventa (per noia). Solo la Croce redime

29 Aprile 2019 Lucia Scozzoli 1

Non è vero che il cristianesimo insegna ad essere arrendevoli e codardi: il fatto è che il nemico non sono gli altri, ma siamo noi stessi. L’eroismo è la capacità paziente e tenace di puntare al bene comune, non solo al nostro, con sforzo quotidiano e tensione costante. Ed è soprattutto l’incontro d’amore con una Persona.

Sul manifesto di John Earnest, stragista di San Diego e pianista buttato via

28 Aprile 2019 Giovanni Marcotullio 2

John Earnest, che ha rivendicato l’odioso e insensato attentato contro la sinagoga di San Diego, ha altresì pubblicato su 8chain il manifesto con cui rivendica l’atto. Riflettano gli incauti speculatori dell’odio, che a tutte le latitudini –dalla politica ai media – accumulano polveri da sparo senza pensare che una scintilla può sempre arrivare, da un momento all’altro.

Notre-Dame, 7 giorni dopo: alcune cose ancora non dette

22 Aprile 2019 Giovanni Marcotullio 9

«C’è una parte di orgoglio umano che con questo incendio è scomparsa. Una simile simbolica non è un fatto neutrale. Se nella ricostruzione della cattedrale privilegiamo codesto elemento, ciò vuol dire che in Notre-Dame vediamo unicamente una torre di Babele. Ma questa è una chiesa, è un luogo di culto!» (Benoist de Sinety, vicario generale di Parigi).

Terrorismo nello Sri Lanka: complessità geopolitiche

22 Aprile 2019 Lucia Scozzoli 0

Alcune teorie della cospirazione incendiarono le tensioni latenti tra le varie comunità, provocando attacchi contro diverse moschee, linciaggi, e scontri a viso aperto tra gruppi di musulmani e gruppi di buddisti, causando la morte di decine di persone. Il governo bloccò allora l’accesso ai social media per impedire il propagarsi di queste fake news pericolosissime ed è per questo che nelle ultime ore la decisione è stata replicata: non è il caso di fare detonare conflitti attraverso i social network, dopo gli ultimi fatti sanguinosi di Pasqua.