Halloween, con il suo corredo di zucche e contenuti macabri, è arrivato. Tutti i buoni propositi fatti nel tempo del lockdown sono andati a remengo. Archiviata da tempo la convinzione che la pandemia ci avrebbe reso migliori perché finalmente capaci di cogliere l’essenziale, siamo ritornati a fare come tutto come prima, limitati solo da qualche norma salva-dal-contagio. Non temete, tuttavia: non partirà l’ennesima crociata contro questa ricorrenza. Né cercherò di salvare il salvabile, rintracciando antiche radici cristiane, oggi comunque perdute. Negli anni, ho maturato la convinzione che fare il bene fa più rumore del parlare contro il male.
Per chi fosse invece interessato a una sintesi della “vera storia di Halloween”:
- Assonanze con la festa di Samhain;
- Una festa avversata in quanto cattolica;
- Quando arrivarono zucche e scherzetti;
- Dove si profonda nell’orrore.
Oggi, perciò, non scriverò di Halloween e della sua deriva sempre più raccapricciante, tutta tesa – come minimo – all’esaltazione di un terrorizzare fine a sé stesso.
Scriverò invece di un buon libro e del bene che può fare. Le autrici di due blog molto conosciuti Martha, Mary and me e di Una penna spuntata hanno oggettivamente fatto una buona azione. Unendo gli sforzi hanno proposto un libro ottimo per questo periodo ma da leggere anche nel resto dell’anno. Si tratta di Creepy Catholic Stories, che potete facilmente reperire on line, gratuitamente, richiedendolo alle autrici. Il titolo e le apprezzabili illustrazioni immettono da subito in un’atmosfera di mistero e, perché no?, di inquietudine che vi spingerà ancor di più verso la lettura.
La prima parte del libro, grazie alla penna delle autrici del piacevolissimo blog Martha, Mary and me, è una raccolta di storie – tratte da quell’immenso tesoro che è la storia di santità o di bene del Cristianesimo – le quali non hanno nulla da invidiare alle atmosfere gotiche di alcuni racconti capaci di tenere alta la nostra attenzione. Narrate ottimamente, sono corredate da brevi spunti di riflessione che non hanno intento moralizzatore, ma semmai illuminante riguardo alla prospettiva con cui approcciare o interpretare le vicende narrate.
[metagallery id=15846]Nella seconda parte, invece, grazie alla felice scrittura di Lucia Graziano, ci addentriamo nella foresta di curiosità storico-culturali… inquietanti, senza smarrirci o annoiarci. L’autrice dell’ottimo blog Una penna spuntata, infatti, è in grado di coniugare leggerezza e storia (del Cristianesimo ma non solo), come oggi nemmeno Alessandro Barbero – pur godibilissimo – riesce a fare.
Perché dovreste leggere questo libro? Elenco alcuni motivi:
- per capire (se non lo avete già fatto), per riflettere (non si fa mai abbastanza) e per gioire (sì, è gratis anche la consolazione del cuore): abbiamo un Dio che ha veramente cura dell’uomo fino a non temere di servirsi di tutta-proprio-tutta la persona umana per il suo disegno d’Amore: cuore, costole, piaghe, unghie, capelli e chi più ne ha più ne metta per farci capire che davvero ci ama integralmente, che siamo preziosi ai suoi e che pur di conquistare anche uno solo di noi… non butta via niente!
- per imparare che il Cristianesimo è roba forte. È per anime semplici o che si impegnano a diventare tali, ma che abbiano cuori coraggiosi. È per tipi persino fragili di costituzione, ma capaci di dominare paure e angosce, di vivere momenti terrorizzanti ed esperienze al limite, perché hanno dentro la vera Pace. È per gente che rimane in piedi davanti al nemico dell’uomo, perché sa che l’Unico di fronte al quale inginocchiarsi non è lui.
- per comprendere che ci si vuole davvero bene in Cielo e che questo amore è anche per noi, che siamo ancora su questa terra. La Comunione dei Santi non è da intendere in senso astratto: è un dono e, al tempo stesso, una realtà spirituale da sperimentare in tutta la sua concretezza.
- per inquietarci a fin di bene: la lettura del testo può essere un utile antidoto contro i due grandi problemi, solo in apparente contraddizione, dei tempi in cui viviamo: la tendenza ad anestetizzarci e quella a farci vivere in un terrore perenne. Passare qualche serata in compagnia di questo libro ci servirà più che partecipare, nei vari modi possibili, al “carrozzone” di Halloween, fidatevi.
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