
Il tempo storico proiettato verso l’Ottava escatologica
L’Ottava di Pasqua esprime il senso escatologico del tempo, che il cristianesimo rivela non solo unico e univoco, ma votato alla Rinascita.
L’Ottava di Pasqua esprime il senso escatologico del tempo, che il cristianesimo rivela non solo unico e univoco, ma votato alla Rinascita.
Abbiamo bisogno di un evento che spezzi i nostri circoli viziosi e li riavvii virtuosamente, di un sepolcro aperto non lontano dal Golgota.
La lingua è un insieme di parole e strutture che sono al contempo espressioni individuali e condivisioni comunitarie: in una lingua si esprime la cultura e “l’anima” di un popolo di parlanti.
Dalla crisi della metafisica innescata col criticismo kantiano al panorama postmoderno del pensiero debole abbiamo perso certezze. Nell’arte ritroviamo una guida.
C’è un dubbio che si vuole punto di arrivo (quello degli scettici) e un altro che si propone come punto di partenza: è quello di Cartesio.
I due dioscuri della filosofia greca definirono anche i termini teoretici del pensiero razionale su Dio. Ancora ne beneficiamo.
Col linguaggio l’uomo chiama l’essere… e ad essere sé stesso è chiamato in un modo unico al mondo: la politica e l’etica.
«L’essere si dice in molti modi», è la celebre frase di Aristotele, ma come lo Stagirita arrivò a formulare la sua idea? Chi lo precedeva?
Lo scetticismo antico fu per molti aspetti antesignano del nostro “pensiero debole”: Pirrone propose i rimedî dell’afasia e dell’atarassia.
Attraversò tutto il XX secolo, vedendone la brevità e la lunghezza; il suo pensiero rielabora Husserl e Heidegger alla luce del Talmud.
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