«Benvenuti nella Seconda Era!». Cronache da Númenor e dalla Terra-di-mezzo per la serie TV di Amazon

B. La Caduta e l’Ultima Alleanza, un problema di fonti e diritti: come evitare il Silmarillion?

Proseguendo nell’individuare i periodi identificati, nel tracciare un ponte cronologico tra la 5a e la 4a mappa,

4° PERIODO: S.E. 3318 – S.E. 3441/T.E.
La Fine della Seconda Era, la Caduta di Númenor e la Guerra dell’Ultima Alleanza
Giovinezza di Pharazôn e di Elendil, regno di Ar-Pharazôn il Dorato, prigionia di Sauron, preparazione della Grande Armata e della fuga segreta dei Fedeli, l’inabissamento di Númenor, la Fondazione dei Regni in Esilio, la Guerra dell’Ultima Alleanza di Uomini ed Elfi contro Sauron, l’Assedio di Barad-dûr, la sconfitta di Sauron, l’Anello passa nelle mani di Isildur, morte di Isildur e oblio dell’Anello.

Il tempo che precedette la Caduta sembra davvero ottimale, ma si scontra con un problema di fonti letterarie e dei relativi diritti di adattamento. Se infatti le Appendici A e B di Il Ritorno del Re, insieme agli scorci presenti nel testo di Il Signore degli Anelli (oggetto dell’accordo originale tra Amazon e la Tolkien Estate) e ai racconti negli Unfinished Tales (di cui si è dedotta la competenza nel prosieguo della collaborazione) offrono una base non completa, ma comunque corposa per ricostruire gli avvenimenti della Seconda Era per quanto concerne la Terra-di-mezzo, molto più scarna, appena accennata in non più di poche pagine in tutto, è la narrazione dei giorni della Caduta, che nella sua versione più completa è riportata invece nell’Akallabêth. Essa, insieme a Degli Anelli del Potere e la Terza Era, costituisce la conclusione di Il Silmarillion nella sua versione pubblicata: i due capitoli non si trovano altrove nella produzione di J.R.R. Tolkien, Christopher non li ha mai presentati in una forma diversa da quella che compare in Il Silmarillion. Quanto al secondo testo, non c’è bisogno di scomodare Il Silmarillion. Le Appendici e i suddetti scorci sarebbero sufficienti a fornire una base di sceneggiatura, che con le aggiunte degli Unfinished Tales raggiunge anche un maggior grado di dettaglio nelle vicende. Infine, il contributo di The Peoples of Middle-earth (PME) – di cui si è mostrato il riferimento nella precedente sezioni – aggiunge notevoli particolari: il XII volume di The History of Middle-earth (HME) espone per la gran parte proprio le bozze preparatorie per le Appendici e così anche diversi dettagli che, pur potendo considerarsi definitivi, non erano strettamente necessari per i lettori di Il Signore degli Anelli.

La Caduta di Númenor richiede invece l’acquisto dei diritti di Il Silmarillion? In PME c’è sì anche una sezione di più di 20 pagine dedicata all’evoluzione dell’Akallabêth1The History of the Akallabêth, PME pp.140-166., ma non il testo esteso della storia scritta da Tolkien. Si tratta soprattutto di un commentario del curatore, che cita gli spezzoni della storia (o a margine di essa) non confluiti nel testo pubblicato. A questa lacuna può in parte sopperire un altro volume di HME, il IX, Sauron Defeated (SD). In SD la storia della Caduta di Númenor è presentata in almeno tre diverse versioni scritte precedentemente all’Akallabêth, dal titolo The Drowning of Anadûnê2A loro volta precedute da un testo di diverse sullo stesso soggetto, dal titolo The Fall of Númenor, versioni che erano molto dissimili dalle successive. A testimonianza di come Tolkien lavorasse alle proprie storie, rivisitando, rielaborando e riscrivendo numerose volte i propri scritti nella ricerca di una consistenza interna e di un coesione esterna trai diversi racconti. Questa serie risale infatti alla prima metà 1946, quando la stesura di Il Signore degli Anelli si attestava sul Libro V, il primo di Il Ritorno del Re. Con la differenza dei nomi che si avvicendano nella linea di successione del reame, Christopher Tolkien mostra paragrafo per paragrafo quanto della 2a e della 3a/4a versione sia stato conservato. Si tratta di una mole di materiale non indifferente (solo la 2a versione copre quasi parola-per-parola i 3/8 dell’Akallabêth), anche per quanto concerne i tempi più prossimi alla Caduta durante il regno di Ar-Pharazôn. Se sia sufficiente è però difficile dirlo. Gli sceneggiatori si troverebbero nella condizione di operare in ricostruzione, sull’esempio dello stesso Christopher? Considerata l’assistenza offerta dalla Tolkien Estate non è imponderabile, ma in realtà se avessero a disposizione sia SD che PME, de facto potrebbero prendere direttamente a modello l’Akallabêth (con lievi accorgimenti) e adattarla senza la necessità dell’acquisto dei diritti di Il Silmarillion, che avrebbero dato alla produzione il potere di risalire fino alla Prima Era (un potere che comprensibilmente l’Estate per ora non intende cedere). È possibile allora che Amazon abbia acquisito i diritti almeno sul volume IX, oltre che sul XII di The History of Middle-earth. Non ne abbiamo conferma, ma non è da escludersi che abbiano anche acquisito anche quelli dal VI al VIII, che insieme a Sauron Defeated formano la tetralogia The History of the Lord of the Rings, l’antologia dei manoscritti riguardanti la stesura di Il Signore degli Anelli e altri scritti ad esso contemporanei: sarebbe un’estensione ragionevole del contratto originale.

Quanto detto vale per quel che concerne la parte della storia che termina con la Caduta. Sono gli eventi che riguardano l’ascesa di Pharazôn durante i regni di Ar-Gimilzôr prima – che ruppe l’amicizia con gli Elfi d’Occidente e smise di venerare i Valar e Ilúvatar, perseguitando i Fedeli – e di Tar-Palantir poi, che provò a riparare agli errori dei suoi predecessori senza fortuna, quale comandante di Númenor nelle colonie della Terra-di-mezzo3
Le colonie stabilite da Númenor nella Terra-di-mezzo erano da secoli in conflitto con “gli antichi re pagani” di cui Gandalf rimprovera a Denethor l’imitazione, mentre sta per darsi rogo col figlio Faramir. Subendo l’espansione di Númenor, essi per timore e ambizione erano diventati vassalli di Sauron, altri erano proprio ex-signori delle colonie. Tra di loro nei primi tempi di questi conflitti ci furono quelli che accettarono alcuni dei Nove Anelli, diventando poi Nazgûl.
, sgominando gli alleati di Sauron che le insidiavano. Poi, l’usurpazione del trono per effetto del matrimonio forzato con la figlia del Re, Míriel, il regno di Ar- Pharazôn il Dorato e lo sbarco della sua grande flotta in Umbar (vedasi la 5a mappa) per la sfida a Sauron per la Terra-di-mezzo e la resa di questi di fronte alla potenza del Re. Sauron fu preso come ostaggio e condotto in Númenor, dove poté alimentare la brama di potere del Re e volgerla al culto di Morgoth, mettendogli in animo la menzogna di rompere il bando dei Valar e reclamare l’immortalità attraverso la conquista delle Terre Imperiture.

Ted Nasmith, The Ships of the Faithful

Accanto, la storia delle ultime generazioni della Casa di Andúnië, le guide dei Fedeli, di Amandil padre di Elendil4In The History of Akallabêth si racconta di come in gioventù Pharazôn avesse stretto amicizia con la Casa di Andúnië, con Amandil specialmente, del cui figlio Elendil era quasi coetaneo. La permanenza di Amandil trai consiglieri del Re tuttavia è un lascito del re precedente, infatti né Ar-Pharazôn ne Sauron pur detestandolo osarono toccare il Signore di Andúnië perché molto amato dal popolo di Númenor. Sempre dalla stessa sezione, veniamo a conoscenza di un’idea per cui inizialmente la principessa Míriel fosse innamorata e promessa sposa di un fratello maggiore di Amandil, ma sia l’idea che il personaggio sono stati abbandonati., il solo dei consiglieri del Re a non cadere negli inganni di Sauron, che tentò di implorare pietà dai Valar prima della partenza della Grande Armata, lasciando istruzioni a suo figlio Elendil di portare con sé la sua famiglia e quanti più poteva verso la Terra-di-mezzo appena possibile. Dei figli di Elendil, il maggiore Isildur aveva sottratto a costo di molte ferite un frutto dell’Albero Bianco. Con lo sbarco della Grande Armata nelle Terre Imperiture, Ilúvatar stesso interviene sprofondando Ar- Pharazôn e il suo esercito nelle profondità della terra e l’Isola della Stella tra i flutti (dalla cui rovina Sauron stesso riesce a malapena a fuggire) e con la partenza di Elendil e dei Fedeli da Númenor termina il racconto della Caduta.

Se sulla Caduta rimane il dubbio di acquisizione dei diritti di cui abbiamo proposto una soluzione, diverso è il discorso che procede dallo sbarco di Elendil e dei Fedeli nella Terra-di-mezzo fino alla sconfitta di Sauron, di cui invece c’è sufficiente materiale anche nelle fonti già identificate. Nel peggiore dei casi il 4° periodo si restringe a questo intervallo, ovvero quello di pertinenza della 4a mappa entro la Seconda Era.

Note

Note
1 The History of the Akallabêth, PME pp.140-166.
2 A loro volta precedute da un testo di diverse sullo stesso soggetto, dal titolo The Fall of Númenor, versioni che erano molto dissimili dalle successive. A testimonianza di come Tolkien lavorasse alle proprie storie, rivisitando, rielaborando e riscrivendo numerose volte i propri scritti nella ricerca di una consistenza interna e di un coesione esterna trai diversi racconti. Questa serie risale infatti alla prima metà 1946, quando la stesura di Il Signore degli Anelli si attestava sul Libro V, il primo di Il Ritorno del Re
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Le colonie stabilite da Númenor nella Terra-di-mezzo erano da secoli in conflitto con “gli antichi re pagani” di cui Gandalf rimprovera a Denethor l’imitazione, mentre sta per darsi rogo col figlio Faramir. Subendo l’espansione di Númenor, essi per timore e ambizione erano diventati vassalli di Sauron, altri erano proprio ex-signori delle colonie. Tra di loro nei primi tempi di questi conflitti ci furono quelli che accettarono alcuni dei Nove Anelli, diventando poi Nazgûl.
4 In The History of Akallabêth si racconta di come in gioventù Pharazôn avesse stretto amicizia con la Casa di Andúnië, con Amandil specialmente, del cui figlio Elendil era quasi coetaneo. La permanenza di Amandil trai consiglieri del Re tuttavia è un lascito del re precedente, infatti né Ar-Pharazôn ne Sauron pur detestandolo osarono toccare il Signore di Andúnië perché molto amato dal popolo di Númenor. Sempre dalla stessa sezione, veniamo a conoscenza di un’idea per cui inizialmente la principessa Míriel fosse innamorata e promessa sposa di un fratello maggiore di Amandil, ma sia l’idea che il personaggio sono stati abbandonati.

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