La risurrezione di Cristo (e altre fake news)

di Giovanni Marcotullio

Quella delle fake news è una preoccupazione comprensibilissima del potere, in ogni sua forma (per quanto goda di quella strana prerogativa che rende certi sforzi tanto più risibili quanto più sono sussiegosi e fanno dispiego di pompa). Il bug della Storia – la risurrezione di Cristo, che si celebra in questi giorni – ne offre l’esempio più eccellente (e controverso).

E sì che quei buoni collaborazionisti si erano tanto raccomandati, con Pilato, esibendo quell’untuosa sudditanza che solo i veri servi del potere secernono:

Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: È risuscitato dai morti. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!

(Mt 27,63-64)

Ogni volta mi chiedo quale sia stato il tono di Pilato nel rispondere alla loro zelante richiesta: condivise lo scrupolo oppure glie la diede vinta solo per chiudere prima possibile quell’irritante black friday che lo aveva già costretto a troppi teatrini? Sarà prevalsa la paura di trovarsi (eventualmente) a dover riacciuffare un morto latitante oppure la nausea di una giornata fatta di ricatti politici, invidie religiose, superstizioni e ipocrisie rituali?

Chissà. Resta il fatto che in un modo o nell’altro il cadavere di Gesù sparì dalla tomba del ricco Giuseppe di Arimatea, e non appena cominciò a spargersene la voce occorse correre ai ripari. I sommi sacerdoti – sadducei collaborazionisti che campavano del tempio e delle rendite che i romani lasciavano loro trarne in cambio dell’oppio sociopolitico da distribuirne al popolo –

si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: «Dichiarate: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia».

(Mt 28,12-14)

Le fake news sono pericolose, nessun potere può permettersi impunemente di trascurarle, tanto più perché sono pure perniciose e recidive, come le erbacce che rispuntano da sotto le colate di cemento e di asfalto: il gruppo del Nazareno crocifisso era etnicamente identificabile come un pesce fuor d’acqua – dei galilei a Gerusalemme figuravano come dei napoletani a Milano. In più, era pure strategicamente inconsistente: «Alcune donne delle nostre ci hanno sconvolti» (Lc 24, 22). Ma si può essere più tonti? Dar credito pubblico alle fregole delle femmine, isteriche per definizione?Ivanov_Christs_Appearance_to_Mary_Magdalene_after_the_Resurrection_1834_gtg_17631crop-715x451.jpg

L’amore di una donna compì il miracolo: Gesù risorse per lei!

Ecco, meno male che sarebbe venuto Ernest Renan, diciannove secoli dopo, a spiegarci l’arcano. Certo che ormai il pastrocchio era fatto: malgrado lo zelo dei sacerdoti, malgrado l’obbedienza prezzolata dei soldati, malgrado l’interesse di Roma a non dover gestire un santone che oltre ad agitare la gente prende anche iniziative estreme tipo la risurrezione… Niente, la chiacchiera si diffonde, come e più della calunnia, la quale

[…]  è un venticello
un’auretta assai gentile
che insensibile sottile
leggermente dolcemente
incomincia a sussurrar.

Piano piano terra terra
sotto voce sibillando
va scorrendo, va ronzando,
nelle orecchie della gente
s’introduce destramente,
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.

Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo:
prende forza a poco a poco,
scorre già di loco in loco,
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta,
va fischiando, brontolando,
e ti fa d’orror gelar.

Alla fin trabocca, e scoppia,
si propaga si raddoppia
e produce un’esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale
che fa l’aria rimbombar.

[…]

(Cesare Sterbini, libretto de Il Barbiere di Siviglia – musica di Gioacchino Rossini)

Meglio non prendere alla leggera, certe cose. Anche Laura Boldrini, donna sì ma coi pantaloni, è intervenuta, nei giorni scorsi, a contrastare esecrabili fake news su una donna morta che alcuni vorrebbero viva e vegeta. Con ogni probabilità, questo caso non sarà simile all’altro, ma la lezione che se ne trae è questa:

Una notizia un po’ originale
non ha bisogno di alcun giornale:
come una freccia dall’arco scocca
vola veloce di bocca in bocca

(Fabrizio De André, Bocca di rosa)

Venti secoli fa si diffusero notizie incontrollate su quel profeta galileo che i suoi seguaci (i già ricordati napoletani a Milano) dicevano essere uscito sulle sue gambe dal sepolcro in cui era stato deposto. A nulla valsero le “versioni ufficiali”, che si basavano soprattutto sul silenzio e su qualche vago accenno (si pensi a Svetonio e a Tacito): e si fosse almeno fatto vedere in pubblico, questo presunto Risorto! Niente: il fuoco che ha incendiato il mondo si è basato su un passaparola senza evidenze, e ben presto i fabbricanti di fake news si presero pure il gusto di ritoccare alcune delle fonti ufficiali (si pensi alla chiosa apocrifa di Giuseppe Flavio). È il web che fa correre certe cose, ieri come oggi: c’è sempre stata una rete che ha trasportato oltre ogni confine alcune notizie. Resta però sensata la domanda di Pilato:brockhaus_and_efron_jewish_encyclopedia_e6_135-0.jpg

Che cos’è la verità?

(Gv 18,38)

E solo in parte risponde il criterio di Gamaliele:

Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s’erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch’egli perì e quanti s’erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!

(At 5,35-39)

Ma non basta, perché la risposta alla questione fondamentale di tutta la storia umana non si può dare per un semplice criterio di molteplice attestazione, o davvero staremmo parlando di fake news… e la verità sarebbe Google.

Ma (proprio per questo) solo il diavolo può inventarsi il “ministero della Verità”.

A riguardo Giovanni Marcotullio 291 articoli
Classe 1984, studî classici (Liceo Ginnasio “d'Annunzio” in Pescara), poi filosofici (Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, PhD RAMUS) e teologici (Pontificia Università Gregoriana, Pontificio Istituto Patristico “Augustinianum”, Pontificia Università “Angelicum”, PhD UCLy). Ho lavorato come traduttore freelance dal latino e dal francese, e/o come autore, per Città Nuova, San Paolo, Sonzogno, Il Leone Verde, Berica, Ταυ. Editor per Augustinianum dal 2013 al 2014 e caporedattore di Prospettiva Persona dal 2005 al 2017. Giornalista pubblicista dal 2014. Speaker radiofonico su Radio Maria. Traduttore dal francese e articolista per Aleteia Italiano dal 2017 al 2023.

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