Brian Sims bullizza donna che prega il #rosario davanti a una clinica abortista

7 Maggio 2019 Lucia Scozzoli 1

«Queste cose meritano dolore, non meraviglia». Così sant’Agostino in una lettera a un prete commentava degli stupri di guerra. Allo stesso modo non può destare meraviglia – né odio (che non è cosa da cristiani) – che le forze più diaboliche del pianeta, quelle che cooperano all’infanticidio prenatale, promanino un incontrollabile astio contro «il resto della discendenza della Donna» (Apoc. 12,17).

Verso il “Far West della ricerca” sui cadaveri degli italiani

30 Aprile 2019 Lucia Scozzoli 1

Se il tabù della manipolazione del corpo di un uomo defunto fosse eticamente assoluto, i cristiani non avrebbero mai permesso gli studî anatomici. Le dissezioni sono state sempre fatte su “uomini invisibili”, poveracci senza legami: nessuno ha mai pensato che “andasse bene”, ma erano incoerenze circoscritte e non elevate a teorema. Lunedì 29, invece, a cavallo tra i due ponti, il Senato italiano ha aperto una nuova incredibile prateria al postumanesimo.

Suprematisti si diventa (per noia). Solo la Croce redime

29 Aprile 2019 Lucia Scozzoli 1

Non è vero che il cristianesimo insegna ad essere arrendevoli e codardi: il fatto è che il nemico non sono gli altri, ma siamo noi stessi. L’eroismo è la capacità paziente e tenace di puntare al bene comune, non solo al nostro, con sforzo quotidiano e tensione costante. Ed è soprattutto l’incontro d’amore con una Persona.

Notre-Dame, 7 giorni dopo: alcune cose ancora non dette

22 Aprile 2019 Giovanni Marcotullio 9

«C’è una parte di orgoglio umano che con questo incendio è scomparsa. Una simile simbolica non è un fatto neutrale. Se nella ricostruzione della cattedrale privilegiamo codesto elemento, ciò vuol dire che in Notre-Dame vediamo unicamente una torre di Babele. Ma questa è una chiesa, è un luogo di culto!» (Benoist de Sinety, vicario generale di Parigi).

Terrorismo nello Sri Lanka: complessità geopolitiche

22 Aprile 2019 Lucia Scozzoli 0

Alcune teorie della cospirazione incendiarono le tensioni latenti tra le varie comunità, provocando attacchi contro diverse moschee, linciaggi, e scontri a viso aperto tra gruppi di musulmani e gruppi di buddisti, causando la morte di decine di persone. Il governo bloccò allora l’accesso ai social media per impedire il propagarsi di queste fake news pericolosissime ed è per questo che nelle ultime ore la decisione è stata replicata: non è il caso di fare detonare conflitti attraverso i social network, dopo gli ultimi fatti sanguinosi di Pasqua.