Chierici o laici, uomini o donne, i teologi non abbiano grilli per la testa

12 Maggio 2019 don Massimo Lapponi 4

Non spara addosso a Papa Francesco perché – dalla postazione di uno che ha scelto di costruire lo storytelling della discontinuità fra lui e i suoi predecessori – questo non può permetterselo. E attacca allora la commissione di studio sul diaconato femminile affermando che la sua impostazione soffrirebbe di una petizione di principio (mentre la propria concezione di “lettura profetica della storia”, a quanto pare, no). Un teologo vero, serio, che la teologia la fa “in ginocchio” e che porta “l’odore delle pecore”, gli risponde.

Sul manifesto di John Earnest, stragista di San Diego e pianista buttato via

28 Aprile 2019 Giovanni Marcotullio 2

John Earnest, che ha rivendicato l’odioso e insensato attentato contro la sinagoga di San Diego, ha altresì pubblicato su 8chain il manifesto con cui rivendica l’atto. Riflettano gli incauti speculatori dell’odio, che a tutte le latitudini –dalla politica ai media – accumulano polveri da sparo senza pensare che una scintilla può sempre arrivare, da un momento all’altro.

Notre-Dame, 7 giorni dopo: alcune cose ancora non dette

22 Aprile 2019 Giovanni Marcotullio 9

«C’è una parte di orgoglio umano che con questo incendio è scomparsa. Una simile simbolica non è un fatto neutrale. Se nella ricostruzione della cattedrale privilegiamo codesto elemento, ciò vuol dire che in Notre-Dame vediamo unicamente una torre di Babele. Ma questa è una chiesa, è un luogo di culto!» (Benoist de Sinety, vicario generale di Parigi).

Terrorismo nello Sri Lanka: complessità geopolitiche

22 Aprile 2019 Lucia Scozzoli 0

Alcune teorie della cospirazione incendiarono le tensioni latenti tra le varie comunità, provocando attacchi contro diverse moschee, linciaggi, e scontri a viso aperto tra gruppi di musulmani e gruppi di buddisti, causando la morte di decine di persone. Il governo bloccò allora l’accesso ai social media per impedire il propagarsi di queste fake news pericolosissime ed è per questo che nelle ultime ore la decisione è stata replicata: non è il caso di fare detonare conflitti attraverso i social network, dopo gli ultimi fatti sanguinosi di Pasqua.