«Benvenuti nella Seconda Era!». Cronache da Númenor e dalla Terra-di-mezzo per la serie TV di Amazon

La 1a mappa – Sulle orme di Aragorn? Fino all’Oriente lontano

“Saggiamente sono partito da una mappa…” (J.R.R. Tolkien).

Così tweettavano gli account ufficiali il 13 febbraio, dando il primo segno di vita dalla produzione Amazon. La citazione proveniente dalla lettera di Tolkien del 24 aprile 1954 all’autrice Scozzese Naomi Mitchinson (che aveva letto le bozze dei primi 2 volumi de Il Signore degli Anelli e ne avrebbe poi fatto poi un’entusiasta recensione alla vigilia della pubblicazione) preannunciava l’arrivo della prima mappa 2 giorni più tardi, accompagnata dal primo verso della Poesia dell’Anello, che nella traduzione tutt’ora corrente (in attesa della nuova) recita

Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende…

Prima mappa che ha riservato da subito una notevole sorpresa. Scevra di qualunque nome, la sua superficie si è estesa notevolmente ad oriente rispetto a quella canonica, oltre il Mare di Rhûn (che per l’appunto, significa “Oriente”). Le prime speculazioni non hanno tardato ad arrivare e hanno subito preso in esame gli itinerari di Aragorn a precedere gli eventi di La Compagnia dell’Anello. L’erede di Isildur racconta di essere arrivato proprio «nei paesi lontani di Rhûn» al Consiglio di Elrond, così la mappa aveva rafforzato quanto già si vociferava della trama. Una serie incentrata sulla storia di Aragorn nella giovinezza e nella maturità, così come fatto intendere fin dai primissimi giorni a seguito dell’accordo tra Amazon e la Tolkien Estate (si veda il tweet di Sharon Tal Yguado, a capo della programmazione dei generi narrativi, del 13 novembre 2017), di cui s’era vista un’implicita conferma dalla Direttrice degli Amazon Studios Jennifer Salke («Ci saranno i personaggi che amate») anche dopo l’indiscrezione di TheOneRing.net che assicurava da più fonti la presenza di Aragorn nel soggetto della serie. Secondo l’attore Tom Payne i casting per il ruolo sarebbe incominciati da poco.

La regione di Rhûn offre alcuni spunti creativi, molti spazi vuoti o con elementi appena più che accennati nella letteratura. Nel web italiano dedicato all’autore i siti di Associazione Italiana Studi Tolkieniani e Tolkien Italia hanno sviluppato dettagliate discussioni sulla possibilità che una trama così orientata arrivi a coinvolgere gli Ithryn Luin (i due Stregoni Blu) e le case dei Nani lungo la catena degli Orocarni (le Montagne Rosse). Il fattore però più interessante che introduceva questa prima mappa è di metodo, del metodo con cui gli sceneggiatori e il team creativo stanno affrontando la materia. Rintracciato in una discussione tra il presidente della Tolkien Society inglese Shaun Gunner e il fondatore di quella tedesca Marcel “The Tolkienist” Aubron-Bülles come certo il riferimento a L’Atlante della Terra-di-mezzo della cartografa Karen Wynn Fonstad, grazie all’errore sulla rosa dei venti (identico a quello nell’Atlante, vedi sezione successiva), si è potuto constatare che il lavoro preparatorio sta coinvolgendo risorse di grande spessore, anche di letteratura secondaria.

Comparazione tra la regione di Rhûn nella prima mappa e nell’Atlante.

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